LA STORIA
La Repubblica di San Marino situata sul confine fra l'Emilia Romagna e le Marche è un piccolissimo Stato
indipendente. Si gloria di essere il più antico fra gli Stati d'Europa. Fondato secondo la leggenda nel IV secolo dopo Cristo, da un tale
Marino, tagliapietre proveniente dall'isola di Arbe.
La leggenda narra che nel III sec. d.c. (257 d.c.) gli imperatori romani Diocleziano e Massimiano volevano ricostruire le mura della città di Rimini
distrutte da Demostene re dei Liburni. Per questo motivo, vennero chiamati architetti, muratori e scalpellini.
Così dalla Dalmazia erano giunti Leo e Marino: abili tagliatori di pietra.
I due amici si recarono sul monte Titano: vi rimasero tre anni per estrarre la pietra e lavorarla. Poi Leo si ritirò sul monte Feretrio, oggi chiamato
San Leo, mentre Marino tornò a Rimini.
Successivamente decise di tornare sul Titano che a quel tempo era un monte selvaggio, impervio, coperto da
fitti boschi e popolato da orsi, lupi e da elefanti. Qui, dapprima Marino visse in solitudine, poi fondò una comunità e costrui un sacello in onore di San Pietro.
A quell'epoca, proprietaria del monte era una nobildonna romana che si chiamava Felicita. Dopo la miracolosa guarigione del figlio Verissimo, ottenuta da
Marino, la donna per dimostrare la sua gratitudine, gli donò il monte Titano e si convertì al cristianesimo con tutte le 53 persone del suo seguito.
Marino continuò a vivere sul monte alternando il lavoro alla preghiera fino alla sua morte.
La leggenda fa risalire al 301d.c., la data della fondazione della prima comunità del Titano.
La Repubblica di San Marino si rese indipendente intorno all'anno 885 DC.
Nel 1263 furono emanati i primi statuti della libera Repubblica e nel 1749 ebbe riconosciuta la propria indipendenza; nel 1815 tale
riconoscimento fu confermato dal congresso di Vienna ad opera delle potenze Europee che avevano sconfitto la Francia napoleonica. Nel volgere
dei secoli subì varie minacce. specialmente da parte dei Malatesta di Rimini, del Duca Cesare Borgia, dal Cardinale Alberoni, ma riusci
sempre a salvare la propria libertà e la propria indipendenza; lo stesso Napoleone nel 1796 le riconobbe il pieno diritto alla libertà.
San Marino fù in ogni tempo un generoso rifugio per quanti vi cercavano protezione ed aiuto, nel 1849 diede asilo a Giuseppe Garibaldi e
durante la seconda Guerra mondiale ospitò migliaia di profughi.
LA MONETAZIONE
1864 - San Marino emette la sua prima moneta in rame,coniata dalla reggia zecca di Milano
1939 - Sospende le coniazioni mantenendo la possibilità di battere solo monete in oro, ed in tal caso si impegna a coniarle nella zecca di Roma
1972 - In seguito agli accordi presi col Governo Italiano, riprende a coniare monete
2002 - San Marino aderisce e ottiene il permesso di battere moneta in Euro
L'INTRODUZIONE DELL' EURO
L'introduzione dell'Euro è il punto di arrivo di un cammino iniziato nel 1988, con le proposte di unione monetaria europea presentate
in sede comunitaria dal comitato Giscard d'Estaing-Schmidt e dal comitato Delors nel 1989. Il processo è continuato con la liberalizzazione
dei movimenti di capitale all'interno dei paesi aderenti alla Comunità Europea (luglio 1990), con la firma del trattato di Maastricht
sull'Unione Europea (febbraio 1992) e con la caduta delle barriere doganali (gennaio 1993).
A partire dal 1994 inizia la costruzione vera
e propria della moneta europea, un percorso che si può suddividere in tre fasi:
la preparazione
il periodo transitorio
la fase finale
La preparazione ( 1994-1998 )
1994: viene fondato l'Istituto Monetario Europeo, con il compito di predisporre la struttura organizzativa
del Sistema delle banche centrali, in vista dell'introduzione dell'Euro.
1995: il
Consiglio Europeo di Madrid fissa il calendario per il passaggio alla moneta unica, per la quale viene scelto il nome "Euro".
1998: il
vertice di Bruxelles (1-3 maggio) approva l'ingresso di undici paesi nell'Unione
Economica e Monetaria; nasce la Banca Centrale Europea.
Il 31 dicembre sono fissati i tassi definitivi di conversione tra le valute
nazionali e l'Euro.
Il periodo transitorio ( 1999-2001 )
1999: il 1° gennaio nasce ufficialmente l'Euro, che diventa la moneta ufficiale degli undici paesi
dell'UEM.
Durante il periodo transitorio, l'Euro può essere utilizzato nelle operazioni che non richiedono l'uso di contanti.
Le Borse e i titoli di Stato nazionali assumono l'Euro come valuta di riferimento; parte il sistema Target per i pagamenti in tempo reale
tra banche; le Pubbliche Amministrazioni si preparano all'introduzione dell'Euro e attuano iniziative di informazione e sensibilizzazione fra i cittadini.
Fase definitiva (gennaio-marzo 2002)
Il 1° gennaio 2002 entrano in circolazione monete e banconote in Euro e le valute nazionali
vengono gradualmente ritirate.
Il 1° marzo 2002 le Lire terminano il loro corso legale e sono definitivamente sostituite dagli Euro.
BANCONOTE e MONETE
Gli Euro saranno emessi in 8 tagli per le monete e 7 tagli per le banconote. Cominceranno ad essere diffusi
dal 1° gennaio 2002, ma sono già stati decisi i motivi e le forme. Le monete hanno una faccia comune e una faccia in cui ogni paese aderente all'Euro ha impresso un proprio soggetto.
Le monete sono comunque valide in tutta Europa, a prescindere dal Paese di emissione. Gli Stati retti da monarchie raffigurano sulle monete i propri sovrani mentre gli altri
hanno scelto motivi naturali (fiori o animali) o utilizzano emblemi nazionali.
LE MONETE |
EURO |
cambio in LIRE |
euro 0,01 |
lire 19,36 |
euro 0,02 |
lire 38,73 |
euro 0,05 |
lire 96,81 |
euro 0,10 |
lire 193,63 |
euro 0,20 |
lire 387,25 |
euro 0,50 |
lire 968,13 |
euro 1,00 |
lire 1.936,27 |
euro 2,00 |
lire 3.872,54 |
LE BANCONOTE |
EURO |
cambio in LIRE |
euro 5,00 |
lire 9.681,35 |
euro 10,00 |
lire 19.362,70 |
euro 20,00 |
lire 38.725,40 |
euro 50,00 |
lire 96.813,50 |
euro 100,00 |
lire 193.627,00 |
euro 200,00 |
lire 387.254,00 |
euro 500,00 |
lire 968.135,00 |
Le banconote raffigurano soggetti astratti
che si richiamano alla tradizione architettonica europea, come ponti e portali,
per simboleggiare lo spirito di apertura e di cooperazione nell’Unione Europea,
e sono uguali per tutti i paesi, a sottolineare il carattere unitario dell’Euro.
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