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Amedeo III
Conte di Moriana di Savoia e marchese in Italia 1095(?) - 1148

La Storia

Amedeo III

Amedeo III il crociato nasce nel 1094 da Umberto II e da Gisla di Borgogna. Nel 1103 succede al padre sotto la tutela della madre e di Aimone conte di Ginevra. Si sposa in prime nozze con Adelaide, dalla quale ebbe una figlia di nome Alice, che andò sposa a Umberto di Beaujeu. Nel 1130 si sposa con Matilde d’Albon figlia di Guido VI delfino di Vienne e da questa ebbe un figlio, Umberto, che gli successe. Amedeo III fu il primo ad usare il titolo di conte di Savoia. Abolì lo stemma dell’aquila nera in campo d’oro sostituendolo con quello della croce bianca in campo rosso. Diede la carta di libertà ai Comuni con lo Statuto di Susa. Coniò monete nella zecca di Susa e sembra aprì una zecca a Rhème in valle d’Aosta. Amedeo III si trovava in una situazione politica eccellente, poteva appoggiarsi all’impero ricorrendo al cugino EnricoV, come poteva rivolgersi al cognato re di Francia ed aveva la protezione della chiesa grazie allo zio Guido di Vienne. Nel 1147 giunge come crociato a Costantinopoli ma la sorte non gli fu propizia il 1 aprile 1148 a Nicosia nell’isola di Cipro muore di peste e viene sepolto nell’abazia del Monte Santa Croce.




Le zecche e le monete:

Le monete battute a nome di Amedeo III furono emesse esclusivamente dalla zecca di Susa, la sola che il conte sabaudo mantenne aperta, così come fece il padre, battendovi denari in argento, ma di titolo più scadente. La caratteristica di questi denari secusini, rispetto a quelli del predecessore, oltre al nome del conte, è quella di avere impresso, al rovescio, tre bisanti in palo, in alternativa alla stella a 6 o ad 8 punte con due bisanti in sbarra, mantennero, invece al diritto, la croce piana, che da piana è trasformata in patente, cioè con le estremità allargate, pur mantenendo il bisante nel 1° e 2° quarto. Oltre a questa tipologia di base, esistono numerosissime varianti, riguardanti la forma delle lettere, l'inserimento fra di esse di segni particolari, quali cunei, anellini, ecc., anche la forma subisce delle alterazioni spaziando da uno stile rozzo a Denari in buona fattura, come pure il peso presenta notevoli oscillazioni. Ma il Denaro Secusino di Amedeo III presenta altre caratteristiche varianti di notevole interesse numismatico, costituite dalle anomalie delle leggende prodotte dagli incisori dei coni usati nella zecca di Susa, tali imprecisioni hanno portato gli studiosi a credere che i denari fossero prodotti in zecche diverse, (Sion, nel vallese e Rhèmes-st. Georges, nella regione valdostana) ma recenti studi del numismatico M. Orlandoni confermano che, per vari motivi, storici e geografici, e per le evidenti caratteristiche tipologiche legate alla produzione secusina, tali tipologie vanno considetate unicamente delle varianti anomale, e come tali devono essere restituite alla zecca di Susa che le ha prodotte. Di seguito riportiamo un esemplare del tipo più comune ricordando la notevole quantità di varianti, alcune di grande rarità.

Denaro Secusino

DIRITTO:

+ AMEDEVS°

croce patente con bisante nel

1° e 2° quarto

Denaro - diritto Denaro - rovescio

ROVESCIO:

+ SECVSIA°

tre bisanti in palo.

Rarità: C

Zecca: Susa

Metallo: Argento

Diametro: 17/19 mm

Peso: 0,68/1,20 gr.

 


Obolo


E' molto probabile che l'Obolo, ai tempi di Amedeo III, valesse 1/2 Denaro. Ma come per il predecessore Umberto II, mancando documentazione scritta, risulta difficile stabilirne, in assoluto l'esatto valore.

DIRITTO:

+ AMEDEUS o

croce patente con bisante
nel 1° e 2° quarto

Obolo - diritto Obolo - rovescio

ROVESCIO:

+ SECVSIA o

tre bisanti in palo

Rarità: R4

Zecca: Susa

Metallo: Argento

Diametro: 13/14 mm

Peso: 0,30/0,50 gr.



Riferimenti: Elio Biaggi (otto secoli di storia delle Monete Sabaude) vol. 1


Categoria: Monete
Sottocategoria: Savoia
Scritto da: Massimo R.
Inserito il: 20/03/2006

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