Le origini della grande famiglia principesca che regnò per
circa un millennio sono di difficile datazione anche se studi approfonditi
sulla poca documentazione a disposizione decretano Umberto Biancamano
(980-1048) come capostipite.
I documenti che ci parlano di Umberto Biancamano sono
circa una trentina, da essi risultano possedimenti nella contea di Savoia,
nella contea di Belley, nel Graisivaudan, nel Viennese, nel Sermorens, nel
Genovese, in Tarentasia e nel Vallese.
Possedimenti così estesi che non si possono considerare come un unico patrimonio familiare ma piuttosto come
frammenti di patrimoni regi. La famiglia degli Umberti era legata da tempo con
la famiglia più potente del regno di Re Corrado gli Anselmi. Durante la successione
di Corrado II il conte Umberto Biancamano ottenne
dall’Imperatore concessioni per terre e diritti. La donna di Umberto Biancamano doveva chiamarsi Ansana figlia del
conte Manasse e sorella della Regina Emergarda. I quattro figli riconosciuti
sono: il primogenito Amedeo compare conte nel 1030 a Belley e si parla di lui
sino al 1051 poi si perdono le tracce.
I fratelli cadetti furono Burcardo vescovo di Aosta ,
Aimone
vescovo di Sion, Oddone sposo a Torino di Adelaide contessa. Umberto Biancamano muore secondo l’obituario di Talloires il
1° Luglio 1048. Non si conosce nessuna emissione monetaria.