Giano |
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"Dio degli esordi(bifacciale)". Divinità personificate di Dei, Semidei ed Eroi si trovano di frequente raffigurate sul lato principale delle monete al tempo della Repubblica Romana. In seguito con la fondazione dell'Impero prenderanno posto sul rovescio della moneta. |
Gigliato |
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Gigliato
Grosso di Napoli, emesso inizialmente da Carlo II d'Angiò nel 1300, così chiamato per via della grossa croce al rovescio, ornata di gigli e fiordalisi.
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Giorgino |
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Nome comune dato alle monete che raffigurano il S. Giorgio. |
Giove |
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"Dio del cielo e dei fulmini". Divinità personificate di Dei, Semidei ed Eroi si trovano di frequente raffigurate sul lato principale delle monete al tempo della Repubblica Romana. In seguito con la fondazione dell'Impero prenderanno posto sul rovescio della moneta. |
Giulio |
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Il grosso papale o Carlino d'argento prese il nome di Giulio in quanto fu fatto coniare dal Pontefice Giulio II (1503-1513). Il nome si mantenne anche successivamente. |
Giunone |
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"Moglie e sorella di Giove(Moneta)". Divinità personificate di Dei, Semidei ed Eroi si trovano di frequente raffigurate sul lato principale delle monete al tempo della Repubblica Romana. In seguito con la fondazione dell'Impero prenderanno posto sul rovescio della moneta. |
Giustina |
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Nome generico dato alle monete con la S. Giustina. |
Godronatura |
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Tecnica per la produzione del bordo del tondello ottenuta con la pressione, mentre il tondello ruota su se stesso, spinto da due cuscinetti scanalati, con segni grafici in rilievo o in incavo, che lasciano le impronte. |
Grande Bronzo |
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Nome generico impropriamente usato per i sesterzi romani. |
Grano o Grana |
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Unità di valore voluta nel 1222 da Federico II ed equivalente alla seicentesima parte dell'oncia d'oro. Dieci di queste piccole monete in rame formavano un carlino e venti un tarì. |
Grosso |
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Le città italiane che si erano arricchite col commercio all'epoca degli Ottoni, coniarono un nuovo tipo di monetali del valore di 12 denari che, per le sue maggiori dimensioni venne chiamato grosso. E' forse uno dei tipi monetali più diffusi e conosciuti, fu coniato anche all'estero fino al XVIII secolo. |
Hilaritas |
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"Allegria, ilarità". Questo termine che si trova frequentemente sulle monete romane si riferisce a personificazioni allegoriche che sono una eredità della civiltà greca. A molte di queste pur non avendo sede nell'Olimpo, erano stati dedicati templi e altari in Roma e in moltissime città dell'Impero. |
Honos |
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"Onore". Questo termine che si trova frequentemente sulle monete romane si riferisce a personificazioni allegoriche che sono una eredità della civiltà greca. A molte di queste pur non avendo sede nell'Olimpo, erano stati dedicati templi e altari in Roma e in moltissime città dell'Impero. |
Imperiale |
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Nome aggiunto alle monete coniate dagli Imperatori (denaro imperiale, lira imperiale e soldo imperiale). |
Impronta |
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n una moneta o una medaglia è l'insieme del tipo e della leggenda (scritte, figure, simbo |
Incuse |
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Sono dette incuse quelle monete che presentano al rovescio una forma geometrica, generalmente un quadrato, incavata anzichè in rilievo. In seguito al quadrato furono aggiunte delle figure, di solito delle testine.Questo tipo di moneta è caratteristica della città greche e del mediterraneo orientale prima della seconda metà del V secolo a.c. Si dicono ugualmente incuse quelle monete che presentano al diritto un rilievo e al rovescio la stessa immagine incavata. queste ultime ultime furono usate nella Magna Grecia e particolarmente in Lucania tra i secoli VI e V a.c.. |
Indvlgentia |
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"Indulgenza". Questo termine che si trova frequentemente sulle monete romane si riferisce a personificazioni allegoriche che sono una eredità della civiltà greca. A molte di queste pur non avendo sede nell'Olimpo, erano stati dedicati templi e altari in Roma e in moltissime città dell'Impero. |
Iperpero |
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Questa parola deriva dal greco e significa infuocato. Vennero così chiamate le monete d'oro coniate a Costantinopoli nel XII secolo e fu poi generalizzato. |
Iperpero |
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Questa parola deriva dal greco e significa infuocato. Vennero così chiamate le monete d'oro coniate a Costantinopoli nel XII secolo e fu poi generalizzato. |
Iside |
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"Moglie di Osiride (Egiziana)". Divinità personificate di Dei, Semidei ed Eroi si trovano di frequente raffigurate sul lato principale delle monete al tempo della Repubblica Romana. In seguito con la fondazione dell'Impero prenderanno posto sul rovescio della moneta. |