Bezzo |
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Moneta coniata a Venezia per sostituire le monete dei paesi limitrofi di uguale valore (1497), è pari a 6 denari e mezzo soldo. Subì svalutazioni per limitazioni di peso, dando luogo a Bezzetti e ai Bezzoni in seguito all'utilizzo prima di una lega e successivamente dopo il 1595, alla coniazione in rame con diametro maggiore: I tipi e le leggende sono vari. Il nome è usato, volgarmente per indicare il denaro.deriva dall'illirico becs (piccolo). |
Bianchetto |
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Denaro piccolo, bianco (argenteo) pari a 1/12 di Grosso, usato in Piemonte e nella Savoia, coniato a Point-d'Ain (Bresse) nel 1356 da Amedeo VI, conte di Savoia, mantenuto in circolazione e coniato dai successori. |
Bianco |
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Nome comune, di probabile origine francese, con cui si designavano le monete di bassa lega che venivano argentate dalla zecca per renderle più accette al popolo (grossi, forti, oboli, ecc.) |
Bicipite |
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Caratteristica di figura araldica allegorica, del tipo dell'aquila con due teste, come nel simbolo dell'impero d'Oriente, del Sacro Romano Impero e degli imperi di Russia ed Austria. |
Bigato |
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Era così chiamato il denaro romano repubblicano che recava al rovescio la biga. |
Biglione |
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Lega di due metalli. Viene comunemente usato per designare quelle leghe in cui il rame è in parte maggiore rispetto all'argento. |
Bimetallica |
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Si dice di una moneta coniata con due diversi metalli. Ad esempio in Italia con decreto presidenziale del 29 luglio 1981 la Zecca italiana è stata autorizzata ad emettere una nuova moneta divisionale del valore di lire 500 mediante l'impiego di due metalli. La moneta è infatti composta da una corona circolare in acmonital e da un disco di bronzital. |
Binione |
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Moneta in oro del valore di due aurei, emessa durante la riforma del sistema monetario voluta dall'Imperatore Caracalla nel 214-215 d.c. |
Bisante |
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Aurea moneta nata a Costantinopoli. Il nome fu poi esteso a tutte le monete coniate in Oriente. |
Bissolo |
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Nome dato al denaro imperiale di Milano, coniato per la prima volta da Bernabò Visconti. Reca su un lato la biscia viscontea. |
Bolognino |
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Voce comune che indica una moneta coniata in Bologna, sia essa in oro, argento, mistura o rame. Ebbe origine nel 1191 per concessione di Enrico VI ed era coniata in argento, il valore era di sei quattrini, pari a un Soldo vecchio. Portava il simbolo di Enrico VI sul verso e l'iscrizione Bononia sul recto. |
Bonvs Eventvs |
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"Fortuna, lietezza". Questo termine che si trova frequentemente sulle monete romane si riferisce a personificazioni allegoriche che sono una eredità della civiltà greca. A molte di queste pur non avendo sede nell'Olimpo, erano stati dedicati templi e altari in Roma e in moltissime città dell'Impero. |
Bratteate |
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Da bractea (lamina sottile) sono le monete recanti solamente una impronta in rilievo da un lato ed incava dall'altra. |
Bronzital |
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Lega di bronzo e di alluminio con cui sono prodotte alcune monete italiane. |
Bronzo |
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Lega metallica utilizzata per la coniazione dei monete. La composizione varia a seconda del conio e del periodo, mediamente sono composte dal 97% di rame, 2,5 % di zinco, 0,5 % di stagno. |
Burigozzo |
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Moneta in argento coniata a Milano da Carlo V, valeva 32 Soldi imperiali.. |
Bussolotto |
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Nome popolare dato ad alcune monete di Mantova, specialmente al grosso, recanti la Pisside. |
Buttalà |
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Moneta piacentina del XVII e XVIII secolo. |
Cagliarese |
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Moneta della zecca di Cagliari. Le prime che presero questo nome furono coniate verso la fine del 1500 da Ferdinando II il cattolico. |
Campo |
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Superficie della moneta destinata agli elementi figurativi ed alle leggende. |