Tallero |
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Moneta in argento diffusa in Germania dal secolo XV e successivamente coniata in quasi tutti gli Stati europei. Il Tallero più diffuso è quello coniato da Maria Teresa d'Asburgo, utilizzato anche in Africa. Il primo Tallero Savoia si ebbe con Carlo Emanuele I (soprannominata Beato Amedeo), poi con Umberto I con l'annessione dell'Eritrea, l'Italia fece coniare Talleri pari a 5 Lire. |
Tarì |
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Moneta aurea di origine araba, di cui furono coniate numerose serie dai califfi fatimiti di Sicilia intorno al Mille. Imitati dai principi normanni di Amalfi e Salerno, iTarì recavano la croce e qualche lettera latina. Nel 1713, con il trattato di Utrecht, Vittorio Amedeo II di Savoia ottiene la Sicilia assieme al titolo reale. In quel periodo vennero coniate monete da 1,2,3,4 Tarì d'argento. |
Testone |
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Nome che si diede alle grosse monete in argento, del valore di 1/4 di scudo, in virtù della grossa testa raffigurata al D/. Vide la luce verso la fine del XV secolo. |
Tirolino |
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Nome del denaro e particolarmente del Grosso d'argento emesso dai conti del Tirolo della dinastia di Gorizia dal 1271 al 1363. |
Titolo |
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Indica la percentuale di metallo di cui una moneta è principalmente composta. Si esprime quasi sempre in millesimi. |
Tolleranza |
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Indica i limiti di peso e di titolo entro i quali la moneta conserva il suo potere liberatorio anche divergendo dalle caratteristiche fissate dalla legge, tenendo presente i difetti di coniazione e derivanti l'usura per l'uso comune. |
Tornese |
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Nome italianizzato di un Denaro e di un Grosso coniati a Tours rispettivamente sotto Carlo Magno e Luigi IX e aventi per tipo un castello. |
Tosatura |
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Sottrazione di piccole parti di metallo pregiato dal bordo delle monete, questa pratica era molto diffusa e illegale. |
Tranqvillitas |
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"Traquillità, Serenità". Questo termine che si trova frequentemente sulle monete romane si riferisce a personificazioni allegoriche che sono una eredità della civiltà greca. A molte di queste pur non avendo sede nell'Olimpo, erano stati dedicati templi e altari in Roma e in moltissime città dell'Impero. |
Trillina |
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Moneta milanese del valore di tre Denari coniata da Giavanni Maria Visconti. Monete dallo stesso nome furono coniate dai Gonzaga e dai Trivulzio. |
Trilobo |
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Motivo ornamentale caratteristico di molte monete del Medioevo formato da tre lobi (arco trilobato) che racchiudevano il soggetto o lo stemma impresso sulla moneta. |
Trionfo |
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Moneta del valore di due cavalli coniata a Napoli da Ferdinando I d'Aragona e così detta per il carro trionfale impresso sul rovescio. Fu così chiamata anche una moneta d'oro coniata in Sicilia da Carlo V. |