Aratrice |
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Nome usato per le monete d'oro di Vittorio Emanuele III raffiguranti l'Italia in sembianze di aratrice (lire 100, 50, 20, 10) coniate nel 1910 e nel 1912. Nel 1926 e 1927 sono stati coniati altri esemplari destinati esclusivamente ai collezionisti. |
Aspro |
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Moneta popolare in oriente e molto imitata in varie zecche per il commercio con il Levante. Fu molto usata dai Saraceni in Sicilia, che la coniarono sia in argento che in oro. |
Asse |
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Moneta romana in bronzo inizialmente recante il segno di valore I. |
Astigiano |
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Nome di una moneta coniata ad Asti dalla seconda metà del XII secolo al XIV secolo. |
Augustale |
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Prestigiosa moneta in oro fatta coniare da Federico II nella zecca di Brindisi per opera dell'incisore Baldovino Pagano di Messina. Questa moneta si ispira chiaramente agli aurei romani. Da un lato il busto dell'Imperatore e dall'altro un'aquila con la leggenda Federicus Caesar Augustus Imperator Romanorum. Era la quarta parte dell'oncia, pesava 6 trappesi ed aveva un titolo di 20 carati. Fu abilita in odio agli svevi nel 1267 da Carlo I d'Angiò, e venne sostituita dai reali nel 1278. Nel secolo XVIII valeva 12 ducati. |
Autonome |
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Sono così chiamate le monete di quelle città italiane, che dopo la rovina dell'impero romano, coniarono di propria volontà senza quindi porre segni di altrui dipendenza o dominio. |
Azzalino |
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Moneta in argento coniata a Casale dai marchesi di Monferrato, che avevano come emblema l'acerino. |