Abvndantia |
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"Abbondanza". Questo termine che si trova frequentemente sulle monete romane si riferisce a personificazioni allegoriche che sono una eredità della civiltà greca. A molte di queste pur non avendo sede nell'Olimpo, erano stati dedicati templi e altari in Roma e in moltissime città dell'Impero. |
Acmonital |
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Lega d'acciaio inossidabile al cromo.nichel usata per le monete italiane. |
Aeqvitas |
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"Equità". Questo termine che si trova frequentemente sulle monete romane si riferisce a personificazioni allegoriche che sono una eredità della civiltà greca. A molte di queste pur non avendo sede nell'Olimpo, erano stati dedicati templi e altari in Roma e in moltissime città dell'Impero. |
Aes grave |
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Vengono indicate con questo nome le monete romane in bronzo dei primi tempi della Repubblica. |
Aes Rude |
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Pezzo informe in bronzo fuso che serviva ai popoli primitivi del Lazio e dell'Etruria come tributo per implorare la protezione della divinità. |
Aeternitas |
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"Eternità". Questo termine che si trova frequentemente sulle monete romane si riferisce a personificazioni allegoriche che sono una eredità della civiltà greca. A molte di queste pur non avendo sede nell'Olimpo, erano stati dedicati templi e altari in Roma e in moltissime città dell'Impero. |
Aggio |
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Termine monetario che indica la differenza tra il valore reale ed il valore venale. |
Agontano |
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Grosso di Ancona coniato nel XIII secolo. |
Albulo |
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Moneta in mistura imbiancata in bagno d'argento, usata nel XII secolo in Lucca con il valore di un Denaro ed a Venezia con il valore di mezzo denaro. |
Alfonsino d'oro |
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Moneta di Alfonso I di Aragona, coniata dapprima a Geta e poi a Napoli. |
Alicorno |
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Moneta in argento del valore di due soldi marchesani, coniata a Ferrara nel 1492, sotto il duca Ercole I, e recante impressi l'unicorno e l'aquila estense. E' chiamato anche aquilino o Agontano per avere lo stesso valore del grosso Anconetano. |
Ambrogino |
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Detta anche Ambrosino. Nome usato comunemente per le monete d'oro Milanesi (1250-1310), venne coniata anche durante la repubblica ambrosiana (1447-1450), equivalente al Fiorino di Firenze (titolo 24 carati, peso 3,5 gr.). L'Ambrosino d'oro del comune reca sul diritto l'immagine di sant'Ambrogio stante, sul rovescio quella dei Santi Gervasio e Protasio. L'Ambrosino d'oro della repubblica ambrosiana ha sul diritto il busto di Sant'Ambrogio, sul rovescio la lettera M gotica. Il mezzo Ambrosino d'oro, con il busto di Sant'Ambrogio al diritto e la M gotica al rovescio, fu probabilmente coniato dal comune. Ambrogino è anche la moneta d'argento emessa a Milano dal comune e poi ancora durante il dominio di Enrico VII di Lussemburgo (1310-1313): reca sul diritto l'immagine di Sant'Ambrogio in trono, sul rovescio una croce, o anche nei pezzi successivi al 1310, i Santi Gervasio e Protasio. Esistono anche Ambrosini piccoli, grandi e grandissimi, di valore, peso e titolo diversi. |
Anepigrafa |
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Moneta priva di leggenda. |
Annona |
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"Raccolta del grano". Questo termine che si trova frequentemente sulle monete romane si riferisce a personificazioni allegoriche che sono una eredità della civiltà greca. A molte di queste pur non avendo sede nell'Olimpo, erano stati dedicati templi e altari in Roma e in moltissime città dell'Impero. |
Anselmino |
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Argentea moneta di Mantova con S. Anselmo protettore della città. |
Antiquiores |
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Vengono chiamati con questo nome i primi denari dei romani Pontefici (attorno al 1000 d.c.). |
Antoniniano |
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Nato sotto Caracalla nel 215 d.c. col valore di due denari, venne così chiamato in virtù del nome dell'Imperatore (Marcus Aurelius Antoninus). |
Apollo |
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"Dio del sole, della Musica e dell'arte". Divinità personificate di Dei, Semidei ed Eroi si trovano di frequente raffigurate sul lato principale delle monete al tempo della Repubblica Romana. In seguito con la fondazione dell'Impero prenderanno posto sul rovescio della moneta. |
Aquiletta |
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Moneta da 5 lire di Vittorio Emanuele III, coniata dal 1926 al 1935. |
Aquilino |
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Nome comune dato alle monete in argento (denari e grossi) coniate in varie zecche italiane nel periodo di Federico II e che recano un'aquila. |